Attore teatrale e cinematografico italiano. Dopo aver conseguito il diploma
presso l'Accademia nazionale di arte drammatica, esordì nel 1948 come
attore teatrale nella compagnia di L. Visconti, acquisendo una notevole fama con
le sue interpretazione nella
Morte di un commesso viaggiatore di A.
Miller e in
Zio Vania di A. Čecov. In campo cinematografico
iniziò la sua attività nel 1948, imponendosi all'attenzione del
pubblico e della critica con i film
I miserabili (1948) di R. Freda,
Domenica d'agosto (1950) di L. Emmer,
I soliti ignoti (1958) di M.
Monicelli,
Cronache di poveri amanti (1953) di C. Lizzani,
Le notti
bianche (1957) di L. Visconti. Attore dotato di grande versatilità,
in grado di affrontare sia ruoli brillanti, sia ruoli drammatici con grande
naturalezza e professionalità, la sua affermazione sul piano
internazionale arrivò con il film
La dolce vita (1959) di F.
Fellini. Dalla collaborazione tra Fellini e
M. nacquero, in seguito,
numerosi film di successo:
Otto e mezzo (1963),
La città delle
donne (1980),
Ginger e Fred (1985),
Intervista (1987). La
recitazione intensa di
M. e la sua capacità di rendere personaggi
autoironici furono valorizzate da molti registi italiani nelle loro opere. Marco
Ferreri scelse
M. come protagonista dei suoi film per molti anni,
chiamandolo a recitare in:
Break-up (1965),
La cagna (1972),
La
grande abbuffata (1973),
Non toccare la donna bianca (1974),
Ciao
maschio (1978),
Storia di Piera (1983). Ettore Scola richiese la
partecipazione di
M. in:
Dramma della gelosia (1970),
Una
giornata particolare (1977),
La terrazza (1980),
Il mondo
nuovo (1983),
Maccheroni (1985),
Che ora è? (1989). La
filmografia di
M. comprende inoltre:
Il bell'Antonio (1960) di M.
Bolognini,
La notte (1961) di M. Antonioni,
Divorzio all'italiana
(1961) di P. Germi,
I compagni (1963) di M. Monicelli,
Matrimonio
all'italiana (1964) di V. De Sica,
Che? (1972) di R. Polanski,
Allonsanfan (1974) di P. e V. Taviani,
La pelle (1981) di L.
Cavani,
Enrico IV (1984) di M. Bellocchio,
Oci Ciornie (1987) di
N. Michalkov,
Miss Arizona (1988) di P. Sandor,
Stanno tutti bene
(1990) di G. Tornatore,
Verso sera (1990) di F. Archibugi,
Un due tre
stella (1993) di B. Blier,
Di questo non si parla (1993) di M.L.
Bemberg,
La vedova americana (1993) di B. Kidron,
Sostiene Pereira
(1995) di R. Faenza,
Tre vite e una sola morte (1996) di R. Ruiz. Tornato
al teatro nel 1996, si fece apprezzare per la sua recitazione sobria e ricca di
sfumature in "Le ultime lune" di F. Bordon, con la regia di G. Bosetti. Nel
corso della sua carriera artistica
M. ricevette numerosi premi e
riconoscimenti; in particolare gli furono assegnati, nel 1972 il premio come
migliore attore a Cannes, nel 1988 il premio alla carriera al Festival del
cinema europeo di Berlino, nel 1990 il Leone d'oro alla carriera al Festival del
cinema di Venezia, nel 1993 il César alla carriera (Fontana Liri,
Frosinone 1924 - Parigi 1996).